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Caro Massimo, da amico...ti dico che stai perdendo ...consenso. 

Ecco…oggi vorrei partire da qui…dal consiglio di un amico:…se continui su questa strada perdi consenso…

logicamente il suo "consiglio" era riferito al fatto che io ultimamente mi sto spendendo molto per giustificare positivamente le scelte fatte dal movimento a livello nazionale…

Ma cosa è il consenso? Da cosa è dato? Ed è giusto fare ogni cosa in nome del consenso? 

Per ottenere il consenso molti politici fanno sondaggi…anche per le cose più stupide…chi vorresti vincesse San Remo? E in base alle risposte della maggioranza, si tifa per questo o quel cantante…

Ma si fa anche per cose più serie e non solo cercando di capire cosa le persone vogliono, ma anche quello che non vogliono…o magari sulle paure della gente…facendo proprio leva sulle debolezze altrui…

C'è incertezza del domani? Manca il lavoro? È difficile arrivare a fine mese? Complicato trovare un nemico…anzi trovare il nemico "vero"...sarebbe troppo dispendioso, sia in termini di tempo, sia complesso nelle spiegazioni…che si fa allora? Si confeziona un bel nemico…possibilmente debole…che non abbia né la forza, né la voglia di difendersi, perché pieno di problemi ben più gravi da risolvere….e il gioco è fatto…tutti felici…tutti ad urlare contro il povero falso nemico…il problema non si risolverà mai…ma meglio così no? Il falso nemico non può difendersi, il problema non si risolve…il consenso a lungo termine è e sarà assicurato… 

Ecco…il consenso…secondo voi è meglio dare un pesce ogni tanto ad un affamato, o è meglio insegnargli a pescare?...rifletteteci bene…se io insegno a pescare avrò risolto il problema della persona che ha fame e non avrà più bisogno di me…per cui io non avrò più consenso…ma se gli do un po di pesce ogni tanto, avrò sempre qualcuno che avrà bisogno di me e io avrò il consenso per sempre…uno scambio equo no? 

Domanda facile facile….io politico ho da spendere 100 e ho due possibilità: la prima fare un'azione che aiuterà 10.000 persone nel giro di pochi mesi e l'altra che porterà benefici a 100 mila, ma solo fra 5 anni quando io non sarò più in carica e i meriti di quell'azione andranno a chi verrà dopo di me…cosa sceglierò di fare se il mio unico scopo è il consenso? 

Voglio avere consenso? Facile…c'è un problema? Farò finta di risolverlo con tutte le mie forze…ma nella realtà dei fatti non farò altro che continuare ad alimentare quel problema…sarò per tutti  il cavaliere senza macchia e senza paura che difende gli interessi delle persone…mentre in verità sono il mostro che alimenta il problema…perché ho bisogno del problema per ottenere consenso. 

Oppure per il consenso intraprenderó battaglie senza speranza, di quelle che non si potranno mai vincere…che io so di non poter vincere…ma le porterò avanti…per il consenso.

C'è chi per il consenso è disposto a rinnegare se stesso chi va contro la propria coscienza…

Sapete cosa ho risposto al mio amico? 

Caro amico…ti ringrazio per il consiglio, ma credo che il politico che cerca consenso non è il politico che è in me, se faccio una cosa è perché credo in quella cosa, non perché quella cosa mi porta consenso, se dovessi seguire il consenso e non la mia coscienza, non potrei essere me stesso e se non posso essere me stesso, non fa per me. A volte si dice voto lui perché la pensa come me, non sapendo che il politico in questione fa dei sondaggi per capire da che parte sta la maggioranza e poi esprime quel pensiero...sono troppi i politici che ragionano così, non ne serve un altro…

Credete ci sia bisogno di altri politici in cerca del consenso? O ci sia la necessità di politici che facciano cose secondo coscienza e portando avanti temi per il bene dei più e non per il consenso? 

A volte le medicine che curano meglio, sono quelle più amare, sono quelle che non ci piacciono…sono quelle che nessuno vorrebbe prendere…ma sono le uniche in grado di curarci veramente. 

Ad esempio pensate che al movimento in termini di con