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La cosa giusta. 

Quale è la cosa giusta da fare? Come fai a sapere se stai facendo la cosa giusta? E quando ti accorgi di aver sbagliato a fare quello che hai fatto? O quando di averci indovinato? 

Era giusto entrare nel governo Draghi? O era più giusto rimanere coerenti? 

La politica è una partita a scacchi, il tuo avversario ti studia, prima di fare una mossa, calcola la tua contromossa e poi la sua mossa alla tua contromossa…e così via fino alla fine della partita…fino allo scacco matto.

A volte è lui a mandarti in una direzione, a farti credere che hai solo una mossa da fare, ti fa credere che non ce ne siano altre…ti voglio far cadere…ti faccio cadere e cerco un personaggio…anzi il personaggio che tu sicuramente non puoi accettare e ti costringo a dire no…scacco matto, partita finita. 

Ma agli scacchi si gioca in due, non è solo il tuo avversario a poter calcolare le tue contromosse e a costringerti ad andare in una direzione…anche tu puoi fare lo stesso, anche tu puoi studiare le contromosse per costringerlo a fare determinate scelte…a volte non ci si riesce, perché l'avversario è più preparato, perché è più astuto, perché mentre il tuo obiettivo è governare…il suo è farti fuori. 

Per cui se il tuo avversario ti spinge in una direzione, la prima cosa che devi fare è chiederti il perché….domandarti il motivo per cui sta facendo quella determinata mossa…il tuo avversario è furbo, il tuo avversario è molto furbo e sicuramente la sua mossa sarà accompagnata da spiegazioni preconfezionate…non chiedi il MES, la task force…il ponte sullo stretto…il piano sul Recovery… la riforma Bonafede…ci sono così tanti motivi che giustificano quella mossa…che tu non ti chiedi neanche se ce ne siano degli altri…sei soddisfatto delle spiegazioni che ti sei dato….perché sei convinto che sia stato tu stesso a dartele…e non ti rendi conto che invece è stato lui a fornirti il pacchetto completo. 

A questo punto cosa fare? Hai due scelte: far saltare il banco, oppure adottare una strategia diversa…continuare a giocare…se fai saltare il banco, la partita è finita….scacco matto…e a poco vale pensare e sperare che potrai giocarne un'altra in futuro…primo perché quella partita potresti non avere più la possibilità di giocarla e secondo perché tutto quello che avrai fatto fino a quel momento sarà raso al suolo…il tuo avversario come Attila passerà sui campi che hai coltivato e li non nascerà mai più un filo d'erba. 

E allora quale è la cosa giusta? Essere coerenti? Ma se è proprio sulla coerenza che il tuo avversario faceva conto…è proprio sulla tua rigidità che ha impostato la sua partita….oppure giocare d'astuzia? Abbozzare, mandare giù il boccone amaro…sedersi al tavolo del nemico e continuare la parità? 

Continuare la partita significa non far distruggere tutto quello che hai fatto, significa comunque stare nella stanza dei bottoni, significa comunque poter contare qualcosa…e finché si è della partita, non si  è perso…

Giusto, sbagliato? Chi può dirlo? Una cosa è certa, al momento abbiamo scoperto che la mossa fatta dal nemico valeva un milione di voti…anzi qualche milione di voti…e qualche milione di voti significano governare e governare significa fare i propri comodi…e fare i propri comodi significa…anzi può significare tantissime cose…nessuna delle quali avrebbe fatto bene alla gente. 

Quale è la cosa giusta? Ce lo dirà solo il tempo….posso dire però quale sia quella che sicuramente è sbagliata: dividersi e scontrarsi…scindersi per dimostrare che si aveva ragione…perché il nemico aveva previsto anche questo e noi comportandoci così stiamo facendo il suo gioco.