Non volevo essere come lui.
Non volevo essere come mio padre, non volevo commettere i suoi errori, non volevo fare la sua vita, non volevo…lui aveva un lavoro da autista, non guadagnava molto e a casa i soldi erano sempre pochi…mi ricordo come se fosse ieri…mi ricordo le lamentele di mia madre…mi ricordo che ogni volta che dovevo chiedere qualcosa, mi veniva l'ansia…e poi le discussioni sempre per i soldi…
No, avevo deciso, non volevo essere come lui…"dovevo" essere diverso, "dovevo" guadagnare di più…"dovevo"..."dovevo"...e mentre gli anni passavano cercando di non essere lui…il tempo scorreva con un unico scopo: "non voglio essere come lui"
Non voglio essere come lui…eh già…e mentre pensavo questo…non mi facevo la domanda più importante: "chi voglio essere io?" Essere qualcosa o qualcuno, non vuol dire voler essere diverso da qualcun altro, l'unico scopo non è quello di non essere qualcun altro…
Ho bruciato gli anni migliori della mia vita cercando di non essere qualcosa…
Perché vi racconto questa spezzone di vita privata? Perché purtroppo vedo tanto della mia vita, in quello che sta accadendo al movimento…
Stiamo sprecando i nostri "migliori" anni a non voler essere qualcosa e ci dimentichiamo cosa vogliamo essere…non vogliamo sederci con quello…con quell'altro…e quello là? Ma per carità, non se ne parla…mai…mai...mai...e poi invece la vita cinica ti porta a stare sia con quello, che con quell'altro e con quell'altro ancora…
E noi ci dilaniato, noi discutiamo, ci strappiamo le vesti, ci dividiamo…e per cosa? Perché non vogliamo cose…
Ma noi cosa vogliamo? Cosa vogliamo fare? Quali obiettivi ci poniamo? Quelli di non trattare con qualcuno? Quelli di non sedere con qualcuno? È questo il nostro scopo di vita?
Protestare così tanto da distruggerci per non essere?
E se spostassimo la nostra attenzione su cosa vogliamo essere? Su cosa vogliamo fare? Su quali obiettivi raggiungere?
Saremmo così dilaniati? Saremmo così divisi? Se ci dicessimo che vogliamo arrivare da A a B e chissene frega con chi ci sediamo? Se il nostro scopo fosse solo il raggiungimento di un obiettivo…se fosse essere e NON, non essere?
Ma è normale che i nostri tormenti derivino da un sì o un no? E non dal raggiungimento di un obiettivo?...un obiettivo…e si che di obiettivi ne abbiamo raggiunti molti, moltissimi…ma non ne abbiamo mai assaporato il valore, troppo distratti dal cercare di non essere come gli altri…eh già…non volevamo essere come gli altri…e intanto i migliori anni passavano..
Per noi è sempre stato più importante protestare che proporre…e se le proteste fossero state indirizzate solo verso l'esterno, sarebbe anche stato accettabile…ma le più violente, le più cruente erano rivolte all'interno…e mentre contestavamo persone…le nostre persone…mentre facevamo a gara a chi fosse il super mega Iper grillino di turno…gli altri tessevano tele, strategie per farci le scarpe…
E ora? E in questo preciso istante? Continuiamo guerre fratricide per NON fare qualcosa…per NON stare con qualcuno…per NON essere dentro questo governo…ma quando decideremo di crescere e pensare cosa vogliamo per il futuro di questo paese e lavorare solo per quello?