Va ora in onda…
Quelli un po più attempati se la ricorderanno sicuramente…la TV era in bianco e nero e ad annunciare i programmi c'erano loro: le signorine buonasera…inquadrate a mezzo Busto…salutavano…"buonasera"...e poi annunciavano…"Va ora in onda"...e nell'aprile del 1961 annunciarono anche la prima edizione della "Tribuna Elettorale"
La prima edizione fu articolata in nove appuntamenti…“conferenze stampa”...alla prima puntata partecipò ill Ministro degli interni, poi ill Presidente del Consiglio e in seguito i segretari dei sette partiti che avevano ottenuto nelle precedenti elezioni politiche una rappresentanza in più di una regione… Dc, Msi, Pci, Pdium, Pli, Pri, Psdi e Psi.
Le regole furono stilate dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulle radiodiffusione ed erano precise…dieci minuti per l’introduzione affidata al politico di turno…le domande dei giornalisti e per le risposte il tempo era conteggiato con una clessidra.
Magari erano noiose…troppo seriose e istituzionali, ma sicuramente svolgevano il ruolo che competeva loro.
Ma si sa, erano altri tempi, la RAI aveva un ruolo "serio" di informazione e formazione degli italiani, la RAI era anche la scuola degli italiani, li aveva alfabetizzati, istruiti e aveva insegnato loro la lingua nazionale: l'italiano.
E cosa più importante, non aveva concorrenza, non si doveva misurare sul libero mercato, non c'era l'auditel…e non c'era ancora Mediaset
I bei tempi però non durano mai molto e quando il proprietario delle maggiori TV private di una nazione, decide di buttarsi in politica…tutto cambia…il ruolo della TV stessa cambia…devi fare ascolti per avere aziende che decidono di usare il tuo canale per trasmettere le loro pubblicità e le tribune elettorali tradizionali si trasformano…diventano pollai dove i politici non parlano più di idee, programmi, ideali…serve altro.
Ti devi pubblicizzare, ti devi mettere in evidenza, devi catturare l'attenzione del pubblico…le idee e i programmi? Troppo complicato da spiegare…gli ideali? Ma per carità, meglio dare ai telespettatori qualcosa per riempire la pancia, anziché il cervello…
E I conduttori, pressati dall'editore devono fare ascolti, se non fai ascolti ti tagliano il programma e se lo fanno, tu rimani per strada…e allora metti da parte la tua imparzialità…cavalchi l'onda emotiva e come in una sorta di lotta nel fango, alimenti gli screzi fra i Galli dentro il pollaio…e più litigano e più fai audience, e allora parolacce, offese…"capra…capra… capra…"
E i temi? E gli ideali? E i programmi? Gli obiettivi?...non interessano più a nessuno…si va in TV per giocare una partita e vincerla, non si può uscire sconfitti, se perdi sei fuori dai giochi.
Lo sappiamo tutti che è così…che funziona così…ma come dei masochisti, continuiamo a guardarli, continuiamo inconsapevolmente ad alimentare questa guerra al ribasso…e se è uno dei nostri a partecipare…le prime parole che diciamo dopo la trasmissione, di solito sono: "è stato bravo, li ha fatti neri…"...oppure attacchiamo il conduttore perché è stato troppo parziale.
Siamo anche noi diventati ingranaggi di un sistema…siamo drogati…sappiamo che è sbagliato, ma lo facciamo comunque…li guardiamo.
Ed ecco perché Grillo dichiara:
"La transizione MiTe impone un diverso approccio, etico e riguardoso della persona e della sua immagine anche negli spazi televisivi dedicati alla politica ed ai suoi approfondimenti, Il cittadino ha diritto di essere informato sui contenuti. Non è più tollerabile che il dibattito sui temi che interessano ai cittadini venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte. Non è più accettabile che le immagini dei servizi e degli ospiti in studio vengano svilite con inquadrature spezzettate e artatamente indirizzate. Non è più ammissibile che l'ospite in trasmissioni televisive (rappresentante politico, esperto, opinionista, ecc) venga continuamente interrotto quando da altri ospiti, quando dal condutto