Alcuni anni fa, in una strana combinazione, un migliaio di sacerdoti buddisti provenienti da tutto il Giappone si riunì con i migliori musicisti jazz nell’enorme Nippon Budokan di Tokyo perché era stato organizzato un concerto di shomyo e jazz. Lo shomyo è il canto improvvisato o recitato di sutra, in stile indiano, molto lontano dalla musica occidentale. Nonostante il loro differente genere musicale, i musicisti jazz non ebbero alcuna difficoltà a fondere la loro musica con i sutra. Un famoso pianista jazz, citato nel Daily Yomiuri, ha affermato:
“Penso che l’improvvisazione sia in qualche modo strettamente connessa al risveglio spirituale nella religione”.
“A volte sento che non sto suonando io il piano, ma lo strano potere di un mondo diverso”.