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Description

Il littore era l’ufficiale subalterno incaricato di scortare in pubblico i magistrati romani e di eseguirne le istruzioni. Il termine greco rhabdoùkhos significa “portatore di bastone”. Il termine latino corrispondente era lictor. Come segno dell’ufficio e simbolo dell’autorità del magistrato nelle colonie romane ogni lictor portava il fascio di bacchette di olmo o di betulla legato in cui era infilata una scure con la lama che sporgeva da una parte.

Alcuni dei doveri del littore erano simili a quelli di un poliziotto, ma differivano dai poliziotti odierni, visto che i littori non lasciavano mai il fianco del magistrato. Erano costantemente al suo servizio. Non erano soggetti alle richieste dirette del popolo ma solo agli ordini del loro magistrato.

I littori facevano un annuncio quando il loro magistrato stava per apparire in pubblico, sgomberavano il suo passaggio tra la folla e si assicuravano che ricevesse il rispetto dovuto al suo rango. Montavano la guardia nella sua casa.

Consegnavano i messaggi del magistrato, ordinavano ai delinquenti di presentarsi davanti a lui e arrestavano i trasgressori. In alcuni casi li flagellavano.

Tecnicamente i littori erano nominati per un anno, ma in realtà spesso il loro servizio durava di più. Erano in gran parte liberti. I littori romani erano esentati dal servizio militare e ricevevano uno stipendio per il loro servizio.

Visto che Filippi era una colonia romana, era governata dai magistrati civili imperiali. Questi ‘diedero il comando di bastonare’ Paolo e Sila. Il giorno successivo, i magistrati civili mandarono “le guardie” con l’ordine di liberarli. Ma Paolo si rifiutò di accettare. Piuttosto chiese che i magistrati civili riconoscessero il torto commesso (Atti 15:19-40).