Listen

Description

Nel quotidiano The Oregonian, si racconta di una sentenza rilasciata dalla Corte Suprema del Kentucky, secondo cui un uomo accusato di aver ucciso il feto non ancora nato di sua moglie non può essere accusato di omicidio. La corte ha affermato che il feto non era una persona in “vita” (capace di vivere) ai sensi della legge.

Lo stesso giornale riporta la storia di una bambina che, alla nascita, pesava solo 482 g, nata a sole 22 settimane dalla fecondazione (5 mesi, ovvero 4 mesi in meno rispetto ai normali 9 mesi). Secondo il medico che ha seguito il caso, la piccola dopo 50 giorni era ancora attiva e vigile, era aumentata di 340 g e “stava andando bene”.

Il dottore disse con meraviglia:

“Secondo tutti i criteri standard, non era una persona in vita”.

Eppure, milioni di bambini che potrebbero essere ancora più “vivi” di lei continuano a essere abortiti in tutto il mondo.