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Sono tornati i lavori nel palazzo di fianco. Pertanto, ho dovuto chiedere a un bot di registrare questo episodio. Oggi vi parlerò del toph. È qualcosa da mangiare o da suonare?

Video dell’episodio

Che cos’è il toph?

Non ho detto “tofu”, ma toph! E intendo un antichissimo strumento a percussione. Toph è il nome antico ebraico, risalente all’epoca dei patriarchi. La parola ebraica potrebbe indicare il “tamburo”, il “tamburello” o il “timpano”. Come stiamo notando nella nostra rubrica, i nomi più antichi degli strumenti musicali potrebbero indicare diversi tipi di strumenti musicali, e non sempre abbiamo la certezza di quale sia di preciso. Comunque, è chiaro che il toph fosse un piccolo tamburo da tenere in mano fatto di pelle di animale o pergamena tesa da una o entrambe le parti di un telaio di legno o di metallo, di circa 25,4 centimetri di diametro. Si usava principalmente in occasioni festive. Alcuni modelli potrebbero aver avuto dei pezzi di metallo aggiuntivi, chiamati in inglese “jingles”, ovvero sonagli,attaccati ai lati. Pertanto, erano simili ai sistri di cui abbiamo parlato nello scorso episodio, ma la loro forma era quella di un tamburo. Si può dire che lo strumento era un tamburo a sonagli in miniatura da tenere in mano. Ma altri esemplari avevano l’aspetto di un tam-tam, visto che dovevano essere battuti da entrambe le mani.

Il tamburello era uno dei protagonisti delle feste, specialmente dei matrimoni. Era uno degli strumenti più usati dalle donne, mentre cantavano e ballavano. La sua facilità d’uso poteva accompagnare molti momenti gioiosi degli antichi abitanti della Palestina.

Ancora oggi il tamburello fa parte della vita folkloristica. Se fate una vacanza in Sardegna o in Sicilia, non dimenticatevi di acquistare un tamburello come souvenir. Forse ci troverete disegnata un’immagine simbolo della terra che avete appena visitato.