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Anticamente dagli ebrei era chiamata hhatsotseràh e dai greci salpigx.

La tromba è uno degli strumenti musicali più antichi. All’inizio era fatta di argento battuto. Nonostante fosse uno strumento molto usato, la documentazione archeologica non è molto affidabile. Dobbiamo aspettare l’epoca dei Maccabei per saperne di più. Infatti, alcune monete che circolavano ritraevano proprio la tromba. L’Arco di Tito raffigura trombe lunghe da 45,7 a 91,4 centimetri, diritte, completate da un sonaglio, o campanella. Lo storico Giuseppe Flavio afferma che vicino al bocchino c’era un leggero rigonfiamento e che la canna era leggermente più larga di un flauto; grazie a ciò, lo strumento probabilmente produceva toni alti, o acuti. Il popolo antico ebreo è quello che più di tutti va associato alle trombe, visto che nel tempio di Gerusalemme era presente l’orchestra più imponente della storia, fra i cui elementi c’erano ben 120 trombe.

Ma la tromba era presente già da prima della costruzione del tempio e dell’istituzione della relativa orchestra. Infatti, quando scapparono dall’Egitto, furono costruite due trombe di argento battuto per accompagnare l’esodo nel deserto.

Se le 2 trombe erano suonate all’unisono emettendo 3 note, significava che tutti gli israeliti dovevano riunirsi per un’assemblea.

Se, invece, ne era suonata solo una, soltanto i capi erano convocati.

Squilli brevi e ripetuti indicavano che il popolo dovevano partire per trasferirsi in un altro luogo del deserto.

Ben presto, la tromba diventò anche simbolo di guerra. Infatti, gli eserciti antichi la suonavano per indicare una chiamata alle armi oppure per indicare che stavano raggiungendo un obiettivo. Ancora oggi la tromba è uno strumento presente in molti eserciti. Per esempio, durante la giornata si sente suonare una tromba per la sveglia, la buona notte, l’alzabandiera e il rancio.

Nel I secolo d.C. c’era l’abitudine di suonare la tromba per attira l’attenzione sui propri atti caritatevoli. Aveva l’obiettivo di ostentare i cosiddetti doni di misericordia.