● Il ricercatore britannico Clifford Olds fece un esperimento su una donna incinta. Sulla sua pancia posizionò degli auricolari. Il feto rispose immediatamente al ritmo di un valzer cadenzato “come se volesse alzarsi e ballare”. Poi li ha posizionati sulle orecchie della donna: non è stato osservato nessun effetto simile.
Science Digest riferisce di come siano state compiute altre ricerche. Queste hanno rivelato che “diversi generi musicali evocano diversi modelli di battito cardiaco, e la stessa musica accelera il cuore di alcuni feti, mentre è rallentato quello di altri”.
Olds ha fatto una particolare scoperta quando ha fatto lo stesso esperimento nel caso di una donna che era incinta di due gemelli. Visto che ciascuno dei due reagiva in modo diverso allo stimolo musicale, lui concluse che, crescendo, uno dei due gemelli sarebbe diventato estroverso e l’altro introverso. Dopo 2 anni di monitoraggio, questa previsione fu confermata.
La musica riesce a far battere il cuore del feto in modo più regolare. Pertanto, il ricercatore ha suggerito di far ascoltare la musica “come terapia per curare il feto”.