Listen

Description

Alcuni anni fa i tentativi di applicare le leggi religiose nello stato laico di Israele crearono alcuni schemi insoliti per aggirare la legge da parte di cittadini meno religiosi. Secondo il Wall Street Journal, alcune fattorie israeliane iniziarono ad allevare “pinguini” che ‘pesavano fino a 600 libbre, con la coda arricciata, che rotolavano nel fango e grugnivano ‘oink-oink’”. The Journal aggiungeva: “In altri paesi, i ‘pinguini’ che rispondono a questa descrizione sono chiamati maiali. Ma la tradizione religiosa vieta agli ebrei la carne di maiale; perciò, in Israele I maiali devono travestirsi da ‘pinguini’ o in alcuni casi da ‘anatre’. I ristoranti che servono carne di maiale ne parlano come di ‘bistecche bianche’”. L’articolo aggiungeva anche che tali sostituti dell’espressione “carne di maiale” serviva a mascherare un’industria fiorente. Solo una parte delle complesse argomentazioni e degli elaborati pretesti che la popolazione israeliana tira fuori per coprire una diffusa ambivalenza – o forse per senso di colpa – sulla crescente popolarità della carne di maiale.