I giovani, ovvero i meno esperti, sono sicuramente i più influenzabili. Se un inesperto non sta attento, può lasciarsi modellare dagli altri. Questo può essere pericoloso. Molti ammettono che questa situazione può trasformarsi in una vera e propria battaglia.
Questa battaglia non va minimizzata. È una lotta contro le idee, gli obiettivi e le ambizioni, che può portare a imitare altri coetanei oppure persone più grandi. Un antico scrittore consigliò: “Non imitate la via di questo mondo” (Rom. 12:2, Traduzione di Lamsa).
GRANDI CAMBIAMENTI
Dopo la Seconda guerra mondiale, sono avvenuti diversi cambiamenti, che hanno sconvolto totalmente la vita su questo pianeta. E hanno enfatizzato come non mai il divario generazionale.
Mai prima come ora i giovani hanno conosciuto e sperimentato cambiamenti così rapidi. Un secolo fa era normale viaggiare usando i cavalli, proprio come si era fatto per migliaia di anni. I cavalli sono stati sostituiti dalle motociclette e i calessi dalle automobili. Un secolo fa la vita non era così frenetica. L’invenzione dell’aeroplano e la creazione delle compagnie aeree ha ristretto il globo, e oggi viaggiare da un continente all’altro richiede poche ore. Altri sviluppi tecnologici hanno permesso di camminare sulla Luna e di comunicare a lunghe distanze, spazio compreso.
Non è cambiato solo il modo in cui si comunica con gli altri, ma anche l’intrattenimento. Cento anni fa nacquero la radio e la televisione. Oggi sono due armi potenti nelle mani di propagandisti e specialisti, che usano la psicologia con la massa.
P. Gilliam, un esperto giudice del tribunale per i minorenni di Portland, Oregon, disse:
“L’esplosione delle comunicazioni è la causa principale della delinquenza. In ogni… casa c’è un televisore: violenza istantanea a portata di mano”.
All’inizio del secolo scorso, la criminalità non era un problema, né l’immoralità era così diffusa.
La musica non è rimasta estranea ai cambiamenti. Prima esistevano la musica popolare, ovvero folkloristica, tipica di ogni regione. e la Musica Classica. Oggi la musica popolare è chiamata Pop, e racchiude una grossa quantità di generi. Quelli nati fra gli anni ’50 e ’80 oggi sono definiti classici, anche se non rientrano nella Musica Classica.
Il National Observer affermò: “Forse niente riflette il divario fra le generazioni in modo più sorprendente della musica contemporanea. In essa si riflettono tutte le altre manifestazioni della ribellione dei giovani contro l’ordine costituito: il movimento hippy, l’uso di droghe, la protesta sociale… il diffuso rifiuto della religione e delle convenzioni morali e l’avversione cronica per pettini, barbieri e negozi di bellezza”.
Da una parte c’è un forte e pulsante ritmo, dall’altra i testi contenuti nelle canzoni rock ’n’roll che contengono bestemmie contro il Creatore e disprezzo per i genitori. Inoltre, predicano la ribellione, incoraggiano l’immoralità e l’uso di droghe pericolose. Una canzone di qualche anno fa diceva:
“Vivi l’oggi perché il domani potrebbe non arrivare mai”.
Pertanto, gran parte delle star del rock ’n’roll e dei loro fan condividono quello che uno scrittore ha definito un “disprezzo maniacale per il futuro”.