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Testo parziale dell’episodio

Se Dio non ci avesse donato il nostro meraviglioso udito la musica non esisterebbe. Anzi non potremmo gustarla! Per capire e apprezzare la musica, deve essere alla portata delle nostre capacità. Anche se varia da persona a persona, si ritiene che i limiti della capacità uditiva umana vadano da 16 vibrazioni, o “cicli”, al secondo fino a 20.000 cicli al secondo (“CPS”). Un altro modo per misurare i “cicli al secondo” in elettronica è l’unità di misura detta “hertz” (Hz). Le note prodotte da tutti gli strumenti musicali rientrano ampiamente in questi limiti. Ad esempio, il limite del violino varia da soli 180 Hz fino a 2.500 Hz. La chitarra varia dal valore più basso di 80 CPS per arrivare a 1.200 CPS. Qual è il valore più alto raggiunto dagli strumenti musicali?

I piatti possono produrre vibrazioni fino a 20.000 Hz. In un’orchestra, il pianoforte di solito si distingue per una gamma di frequenze più ampia: da 27 a 4.000 CPS.

Gli armonici aumentano la qualità del suono

La maggior parte delle persone converrà che la musica “live”, “dal vivo”, sia la più piacevole.

Ma perché? Pensate alla differenza fra un dipinto visto “di persona” oppure in fotografia. Quale apprezzereste di più?

La fotografia è una copia incompleta.

Anche se una foto riproduce tutti i colori e i dettagli dell’originale, non ha la stessa profondità. Similmente, la musica live ha qualcosa di più: è più piena, ricca e profonda. Non si può uguagliare. Perché?

La luce che vediamo e il suono che sentiamo sono semplicemente delle vibrazioni. Nel suono, non c’è un’unica vibrazione principale o fondamentale, ma troviamo anche vibrazioni parziali o secondarie rispetto il “fondamentale”. E questi suoni parziali, o “armonici”, offrono la ricchezza, la pienezza e la profondità al suono originale, difficili da riprodurre in una copia, cioè nella registrazione. Il miglioramento, o l’inibizione, di questi armonici nell’originale ci fa capire che la musica che stiamo ascoltando è adatta a un determinato strumento: musica per archi o per flauto. Si riconosce la stessa nota ma anche lo strumento da cui è eseguito. Pensate se ciascuno dei quattro archi (violino, viola, violoncello e contrabbasso) suona all’unisono la stessa nota eseguita sia da un flauto che da una cornamusa. Riuscirete a riconoscere ciascuno dei sei strumenti musicali? L’elevata qualità del suono dal vivo, unita a una combinazione di armonici, detti “timbri”, permette di riconoscere gli strumenti musicali. Si capirà facilmente se si tratta di un ottone, di uno strumento a corde o di un’ancia fatta vibrare dal soffio e dal respiro.

Come gustare la musica

Purtroppo, nell’ultimo anno e mezzo la maggioranza delle persone non ha potuto apprezzare il talento di un’esecuzione dal vivo. Comunque, le persone hanno sfruttato sistemi di trasmissione come la radio, il Web e la TV. Fino a poco tempo fa, il modo più apprezzato dagli ascoltatori era l’uso della radio, utilizzando le stazioni AM e FM. Molte erano le discussioni su quali avessero la miglior qualità. Di solito, si preferiva la FM, perché offriva una qualità di ricezione più pulita e, grazie alla sua grande gamma di frequenze, offriva un maggior numero di stazioni radiofoniche. Ancora oggi la radio è popolare, ma oramai è stata sostituita da quella digitale, disponibile da alcuni anni anche sul Digitale Terrestre. Tornando a parlare della FM, notiamo che le stazioni radiofoniche erano piuttosto popolari, non solo per l’elevato numero di stazioni e, quindi, di programmi, ma soprattutto per la loro capacità di riprodurre con una migliore qualità, permettendo di riconoscere più facilmente i toni.