Listen

Description

Il flauto è uno strumento musicale appartenente alla famiglia dei legni. Anche se non è chiaro quale strumento musicale moderno corrisponda alle terminologie antiche, molti ritengono che il “flauto” sia quello corretto o per lo meno quello che più si avvicini. Per esempio, in ebraico si dice chalìl, in greco aulòs. La radice ebraica da cui si ritiene derivi chalìl significa “perforare”, e potrebbe riferirsi al processo utilizzato per realizzare un semplice flauto, vale a dire perforare il centro di una sezione di canna, di osso o di avorio, e quindi forare a intervalli predeterminati. Le iscrizioni egiziane indicano che il quel paese esisteva una varietà di strumenti simili a flauti. Uno di essi era tenuto in posizione obliqua, appoggiando la bocca da un lato dello strumento; esisteva anche un flauto doppio, su cui la bocca era appoggiata all’estremità delle due canne.

Sembra che il greco aulòs fosse usato per indicare due diversi strumenti musicali: quelli che utilizzavano un’ancia nel bocchino e semplici canne simili a flauti. Forse chalìl era un termine generico per indicare tutti i legni, come succede oggi con i termini inglesi brass (ottoni) e woodwind (legni); ma nell’ebraico moderno chalìl è applicato esclusivamente al flauto. Da qui deriverebbe la tradizione ebraica che afferma che il termine chalìl originariamente indicava il solo flauto.

Il flauto era uno degli strumenti musicali più popolari; veniva suonato in occasioni gioiose, come i banchetti e i matrimoni. I bambini giocavano per le strade suonando il flauto. Tale strumento però era presente anche nei momenti tristi. Le persone in lutto assumevano professionisti per accompagnare con il flauto le musiche sia durante le veglie che durante i funerali.