Negli anni ’70 del secolo scorso, per le pianure e le foreste
dell'Africa vagavano circa 65.000 rinoceronti. Ma verso la prima metà degli
anni ’90 il numero si è ridotto a soli 2.500; i bracconieri sono i principali colpevoli.
Solo nello Zimbabwe la popolazione di rinoceronti diminuì da più di 2.000 nel
1990 a meno di 500 nel 1994. La rivista Our
Planet osserva:
“Nessun altro grande mammifero al mondo viene massacrato così
pesantemente, né si è avviato così rapidamente verso l’estinzione”.
Cosa scatenò questo massacro? Le corna del rinoceronte. Un paio
di corna segate dal naso del rinoceronte nero possono raggiungere i $ 50.000
(USA) sul mercato nero. Alcune corna sono macinate per ricavare una polvere
adatta all’uso nelle medicine orientali. Altri sono modellati per realizzare i
manici decorativi dei pugnali. È una triste svolta che le corna del rinoceronte
– la sua unica forma di protezione – siano diventate la sua rovina.
In effetti, i rinoceronti adulti non hanno alcun predatore
naturale, se non gli esseri umani. I giovani rinoceronti possono cadere preda
dei felini di grosse dimensioni, dei coccodrilli, dei cani selvatici africani e
delle iene.
I bracconieri assaltano i rinoceronti di solito mentre questi si
abbeverano presso le pozze d’acqua, che frequentano ogni giorno. Dal dicembre
2009, si è registrato un aumento sostanziale del bracconaggio a livello
mondiale (non più solo in Africa). A oggi, gli sforzi per proteggere il
rinoceronte sono considerati poco efficaci. Il miglior successo si è ottenuto
nello Zimbabwe, contrastando il 3% dei bracconieri. L’unico paese in cui i
rinoceronti stanno sopravvivendo senza grossi problemi è il Nepal. Comunque, i
bracconieri hanno perfezionato sempre più i loro metodi di caccia. I funzionari
sudafricani hanno chiesto un’azione urgente contro il bracconaggio dopo che i
bracconieri hanno ucciso l’ultima femmina di rinoceronte nella Krugersdorp Game
Reserve, vicino a Johannesburg. Le statistiche dei parchi nazionali sudafricani
mostrano che 333 rinoceronti sono stati uccisi in Sud Africa nel 2010. Con 668
morti, nel 2012 il numero era chiaramente raddoppiato. Nel 2013, si superò
quota 1.000, e il numero ha continuato a crescere. In alcuni casi i rinoceronti
vengono drogati e le loro corna rimosse, mentre in altri casi i bracconieri
vanno oltre, prendendo qualcosa in più del solo corno.
Il governo namibiano ha sostenuto la pratica della caccia ai
trofei di rinoceronte come scusa per raccogliere fondi per la conservazione.
Ogni anno vengono messe all’asta 5 licenze di caccia per 5 rinoceronti neri. Il
denaro va a rimpinguare le casse del fondo fiduciario dei prodotti ludici del
governo.
Molti si sono uniti agli ambientalisti per opporsi o almeno
mettere in discussione questa pratica.