Uno dei nomi più antichi dell’airone è quello ebraico, ovvero ’anafàh.
Alcuni ritengono che il nome ebraico derivi da una radice che significa “respirare forte” o forse “sbuffare”, probabilmente per rabbia. Altri suggeriscono una più stretta connessione del nome con la parola ebraica ’af (“naso”), con riferimento forse al suo becco. Si conoscono diverse varietà di airone, il cui nome scientifico è Ardeidi: l’airone vero e proprio, l’egretta e il tarabuso. Tutti questi uccelli hanno lunghi becchi affilati. Alcuni sono noti per l’insolito suono rauco che emettono quando sono disturbati o eccitati.
Gli uccelli della famiglia degli aironi sono fondamentalmente trampolieri, frequentano paludi, acquitrini, corsi d’acqua interni e laghi.
Gli aironi hanno colli lunghi e sottili; anche le zampe sono lunghe, prive di piumaggio e straordinariamente sottili. Le dita delle zampe sono lunghe, e includono un grosso dito posteriore. Con passo maestoso guadano alla ricerca di rane, granchietti e piccoli retti; oppure restano immobili, aspettando pazientemente che qualche pesciolino entri nel loro raggio d’azione, dopodiché con una spinta fulminea del collo trafiggono il pesce utilizzando il loro becco appuntito. Le grandi ali li trasportano in un volo maestoso piuttosto lento, con le zampe distese dietro ma con il lungo collo ripiegato all’indietro in modo che la testa poggi fra le spalle, differenziandosi così dalla gru e dall’ibis, che volano con il collo e le zampe distese.
Alcune varietà di aironi sono: l’airone comune o cinerino (Ardea cinerea), l’airone golia (Ardea goliath) e l’airone rosso (Ardea purpurea). Gli aironi in lunghezza raggiungono il metro e mezzo, e vivono nelle regioni paludose e lungo la costa.
Le egrette sono fra gli uccelli più graziosi e belli della famiglia degli aironi; hanno spesso un piumaggio bianco puro. Sono lunghe 50-90 cm.
L’airone guardabuoi, o airone dal dorso color cuoio (Bubulcus ibis), si trova spesso in compagnia del bestiame al pascolo, e si nutre di insetti.
Il tarabuso è una varietà di airone più robusta e marrone, presente nelle regioni paludose. Il tarabuso eurasiatico (Botaurus stellaris) è lungo circa 75 cm. È caratterizzato da un piumaggio striato nero, color cuoio e bianco; le parti inferiori sono di un color cuoio chiaro con strisce marroni; le zampe sono verde giallastro. Questa combinazione di colori si armonizza perfettamente con l’erba palustre in cui vive e, quando è in pericolo, l’uccello rimane immobile con il collo e il becco rivolti verso l’alto. Questo, insieme alle strisce verticali, gli permette di mimetizzarsi alla perfezione con l’ambiente circostante.
Un’altra varietà è il tarabusino (Ixobrychus minutus). I tarabusini sono noti per il suono profondo e rauco e per la grossa quantità d’aria che espellono dalle loro gole, con la testa e il collo allo stesso tempo violentemente contorti.