My Country, ’Tis of Thee è una canzone patriottica americana, il cui testo fu scritto da Samuel Francis Smith. Il titolo, alla lettera, si traduce: “Il mio paese, sei tu”. Ma in Italia è noto con il più semplice titolo “America”. La melodia è tratta dall’inno nazionale del Regno Unito, God Save the Queen. La canzone fu usata come inno nazionale degli Stati Uniti fino al 1931. Ma non fu l’unico brano usato a tale scopo. Citiamo ad esempio Hail, Columbia. Nel 1931 gli Stati Uniti adottarono come inno nazionale ufficiale The Star-Spangled Banner.
Samuel Francis Smith scrisse il testo di America nel 1831 mentre frequentava l’Andover Theological Seminary di Andover (Massachusetts). Si ritiene che scelse la melodia dell’inno britannico per simboleggiare la democrazia americana.
Il famoso compositore Lowell Mason aveva richiesto la collaborazione di Smith per realizzare una raccolta di canzoni tedesche con testo in inglese. Smith avrebbe potuto spaziare fra testi tradotti e nuovi da adeguare alle melodie originali. Fra le musiche per le quali doveva scrivere i testi c’era la melodia dell’inno britannico. Smith consegnò a Mason il testo, dopodiché il 4 luglio 1831 la canzone fu eseguita pubblicamente per la prima volta durante una festa in onore dei bambini organizzata nel Giorno dell’Indipendenza alla Park Street Church di Boston. La canzone fu pubblicata per la prima volta nel 1832.
La quarta strofa della canzone prevede che il pubblico si alzi e partecipi al canto a piena voce:
“Our fathers’ God, to Thee,
Author of liberty, to Thee we sing.
Long may our land be bright with freedom’s holy light.
Protect us by Thy might,
Great God our King.”
Traduzione:
“Dio dei nostri padri, a te,
autore della libertà, a te cantiamo.
Che la nostra terra possa essere illuminata per diverso tempo dalla santa luce della libertà.
Proteggici con la tua potenza,
grande Dio, nostro Re”.
Visto che questo inno è basato sulla melodia dell’inno nazionale britannico, God Save Our Gracious King (Queen)”, la Corte Suprema ha stabilito che gli Stati Uniti sono una nazione cristiana.
Il legame con la religione si può evincere notando quella che è stata una delle prime esecuzioni della canzone dopo che perse il “diritto” come inno nazionale ufficiale. Infatti, Marian Anderson la eseguì al Lincoln Memorial la domenica di Pasqua del 9 aprile 1939.
Comunque, si può ascoltare anche in uno dei più bei film mai realizzati, West Side Story (1961). La gang portoricana è costretta da un poliziotto ad abbandonare il “consiglio di guerra”. Mentre se ne vanno, i ragazzi fischiettano l’inno. Ricordiamo che questo mese è uscito il remake del film realizzato da Steven Spielberg. È un vero peccato che Stephen Sondheim, autore dei testi del musical, sia mancato pochi mesi fa.
Quando il 28 agosto 1963 pronunciò il suo famoso discorso I Have a Dream al Lincoln Memorial durante la Marcia su Washington, Martin Luther King Jr. recitò la prima strofa della canzone.
Nel mondo del cinema, ritorna nel film Walk, Don’t Run (Cammina, non correre). Curiosamente Cary Grant e Jim Hutton cantarono la prima strofa, accompagnati da Samantha Eggar che, però, cantò quella di God Save the Queen.
Un’altra esecuzione notevole fu quella di Crosby, Stille e Nash nel primo episodio del The Tonight Show di Jay Leno andato in onda dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001.
La canzone accompagnò alcuni dei momenti più importanti della presidenza di Barack Obama.
Nel 2004 Dan Berggren presentò un nuovo testo dedicato all’ambiente e alla libertà.