Oggi la descrizione audio sta diventando una funzione
normale offerta da alcune emittenti televisive. Per esempio, la RAI permette di
seguire la propria programmazione scegliendo la descrizione audio. Ma in cosa
consiste? È una funzione pensata per i non vedenti e per chi ha gravi problemi
alla vista. Durante la trasmissione televisiva una voce aggiunge una
descrizione della scena o degli oggetti. Anche se per molti questa è una
novità, in verità è una possibilità che esiste da circa 35 anni.
Infatti, questo sistema di intrattenimento nacque alla
fine degli anni ’80. Sin dall’inizio il suo scopo era consentire ai non
vendenti un maggiore coinvolgimento assistendo a uno spettacolo al cinema, alla
televisione e in teatro.
Riferendosi al suo debutto in Europa, l’International
Herald Tribune di Parigi affermò che il sistema utilizzava l’arte di
“parlare pittoricamente”. Oltre al normale programma audio, speciali cuffie
consentono ai non vedenti di ascoltare una seconda traccia sonora sincronizzata
in cui l’azione viene narrata nei momenti di pausa fra un dialogo e l’altro.
La voce descrive anche i personaggi, i loro vestiti, i
loro gesti e le loro espressioni, aiutando così i ciechi a visualizzare ciò che
non possono vedere. All’inizio il sistema fu reso disponibile in sale
appositamente attrezzate. I canali televisivi, invece, invitavano a seguire i
programmi tramite la radio FM.
Grazie alle trasmissioni digitali, che sono una realtà
nel nostro Paese da quasi 20 anni, oggi è possibile accedere a questi strumenti
con una qualsiasi Smart TV.