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Testo parziale dell’episodio 

Nel testo religioso per eccellenza, la Bibbia, la musica è onnipresente, dalle prime alle ultime pagine, dalla Genesi all’Apocalisse (o Rivelazione).

Oxford Companion to Music riferisce: “In tutta la storia antica del popolo ebraico … la musica è menzionata con una frequenza che forse supera quella con cui è menzionata nella storia di qualsiasi altro popolo. L’allegrezza popolare in qualsiasi forma è accompagnata dalla musica”. Questo trova conferma anche nelle seguenti parole del musicologo Kurt Sachs: “Tra i libri del mondo, pochi possono vantare d’avere più importanza per la storia della musica che la Bibbia”. —The Rise of Music in the Ancient World.

Infatti, il primo riferimento biblico alla musica si trova in Genesi 4:1, che dice: “Iubàl […] fu il capostipite di tutti quelli che suonano la cetra e il flauto”. Genesi menziona che, quando qualcuno partiva per un lungo viaggio, amici e parenti organizzavano “gioia e canti, al suono di tamburelli e cetre” (Genesi 31:27). Il tamburello si usava in occasioni allegre.

Dato che la musica serviva per rallegrare gli animi, specialmente nelle occasioni gioiose, leggiamo che gli israeliti includevano gli strumenti musicali nell’adorazione. Il re Davide era un compositore, anzi un cantautore: scriveva sia il testo che la musica. Le sue composizioni si definiscono salmi e lui, in veste di compositore, si può chiamare salmista. Spesso i suoi testi non solo lodavano Dio ma includevano anche riferimenti diretti alla musica. Ecco un paio di esempi:

“Déstati, o animo mio. Strumento a corda, cetra, destatevi” (Salmo 57:8).

‘Rendete grazie con la cetra; cantate lodi con uno strumento a dieci corde’ (Salmo 33:2).

Davide è il musicista più famoso fra quelli menzionati nelle Scritture. Forse è stato il più grande compositore dei tempi antichi. Era un virtuoso dell’arpa. Inoltre, inventò nuovi strumenti musicali! Davide organizzò anche l’adorazione, includendo sia musica cantata che strumentale.

La musica aveva un ruolo importante nell’antico mondo ebraico, in particolare nell’adorazione.

Le Sacre Scritture menzionano per nome diversi strumenti musicali. Per esempio, quando Salmone inaugurò il tempio, organizzò un’orchestra composta da cembali, arpe e altri strumenti a corda; inoltre, incluse un’orchestra di 120 trombe.

Forse nessun’altra nazione dell’antichità dedicò tanto spazio alla musica strumentale quanto gli ebrei!

Comunque, come abbiamo visto nel precedente episodio, nel corso del tempo, alcuni gruppi religiosi hanno vietato la musica non cantata. Per esempio, Martin Lutero, Giovanni Calvino e John Knox si opposero all’uso dell’organo per accompagnare il canto nelle funzioni religiose. Affermavano che l’organo era “un vessillo di Baal” e che la musica strumentale era così poco necessaria nel culto cristiano quanto “l’incenso e il candelabro”. Comunque, i loro seguaci adottarono la musica strumentale nei servizi religiosi. Ancora oggi alcuni gruppi religiosi continuano a essere contrari alla musica strumentale nell’adorazione cristiana.

Perché? Come abbiamo visto nel precedente episodio, le Scritture Greche Cristiane (ovvero il Nuovo Testamento), quando parlano di musica, non citano mai quella strumentale nelle occasioni religiose. Ma questo dimostra che la musica strumentale vada vietata nella religione? Ipotizziamo che i primi cristiani includessero musica strumentale quando si riunivano per adorare. Forse gli apostoli Giovanni, Paolo e Pietro non ritennero che fosse importante parlarne nelle lettere, o epistole, che scrissero.