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Fino a pochi anni fa, gli esperti ritenevano che fosse impossibile realizzare flauti dritti, detti anche “flauti a becco” oppure “flauti dolci”, che producessero note basse, perché per le grandi dimensioni erano previsti solo suoni molto morbidi. Ecco perché non esistevano orchestre di flauti.

Tuttavia, l’ucraino Boris N. Gulaševskij, dopo aver ricevuto una formazione musicale ed essere diventato un musicista professionista e aver imparato a padroneggiare vari strumenti, decise di concentrarsi sul flauto. In un’occasione, dovette aggiustarne uno fatto di bambù. Con il tempo, imparò a fabbricare da sé i suoi flauti.

In seguito, riuscì a costruire un flauto con uno speciale sistema di risonanza che intensificava il suono. Grazie a ciò i flauti potevano eseguire note più gravi senza perdita di volume. Ben presto, arrivarono diversi set, o famiglie, di flauti che potevano produrre armonie complesse.

Durante la Seconda guerra mondiale, Boris aveva perso la vista. Dopo la guerra, si stabilì a Kam’ianets’-Podil’s’kyi, dove visse per 35 anni. Per qualche tempo, aveva formato orchestre composte da strumenti musicali tradizionali. Una delle sue orchestre era composta solo da musicisti ciechi. Poi, nel 1960, formò un’orchestra composta unicamente da flauti, l’unica del suo genere non solo in Unione Sovietica, ma anche nel resto del mondo.

Nel 1981, si trasferì a Joškar-Ola, circa 600 chilometri a est di Mosca. Lì continuò le sue attività creative.

Una delle sue orchestre aveva 45 componenti che suonavano una grande varietà di flauti.

Fra questi c’erano un flauto acuto, lungo 29 cm con un diametro inferiore a 1 cm, e un flauto contrabbasso, alto più di 3 m con un diametro di 20 cm. I loro concerti venivano trasmessi dalla radio e dalla televisione e si esibivano in tutto il territorio nazionale.

Nel 1986, durante un concorso che coinvolgeva gruppi musicali e orchestre provenienti da tutta l’Unione Sovietica, Boris ricevette sia un certificato che una medaglia per aver sviluppato l’arte del flauto. Anni dopo fu prodotto un film documentario intitolato Solo for Pipe, or the Fairy Tale of a Musician (Assolo per flauto: la storia di un musicista). Il quotidiano Mariiskaya Pravda riportava:

“Boris Nikolaevič Gulaševskij, che appare in questo film, ha ricevuto un certificato speciale per aver creato l’unica un’orchestra di flauti in Russia”.