L’interesse per la vita extraterrestre ha guadagnato un enorme
seguito popolare negli ultimi decenni a causa, almeno in piccola misura, dei
viaggi spaziali, della fantascienza e dell’industria cinematografica. In
effetti, 2 dei film più popolari della storia, Star Wars e E.T. – L’Extraterrestre appartengono
entrambi al genere fantascientifico. Allo stesso tempo, costosi progetti
scientifici stanno andando avanti sul serio per trovare la vita e/o
l’intelligenza nello spazio. Il risultato è che per molte persone, soprattutto
i giovani, sta diventando sempre più difficile dire dove finisce la scienza e
dove inizia la finzione. L’esistenza degli extraterrestri e la possibilità di
comunicare con loro ed esserne influenzati si sono sottilmente insinuati nella
coscienza delle persone.
Commentando questo fenomeno, Jack Catran, uno scienziato
dell’industria spaziale, ha scritto in un articolo della rivista Newsweek intitolato
“E.A. = Enough Already”:
“Gli scrittori e i cineasti hanno il diritto di speculare su
qualsiasi argomento scientifico, che però va chiamato correttamente:
fantascienza, non scienza. Ed etichettiamo i loro obiettivi per quello che
sono: sfruttamento e vendita, non educazione”.