Milioni di persone sono morte a causa di guerre, crimini, rivolte e carestie. L’aria e l’acqua, fondamentali per sostenere la vita, vengono inquinate a un ritmo allarmante. Ovunque la vita dell’uomo è minacciata. Molti ritengono che non ci sia alcuna via d’uscita.
Nel tentativo di sfuggire alla dura realtà della vita, molti si rivolgono all’alcol e alle droghe. Altri cercano uno sfogo alle loro frustrazioni buttandosi nell’immoralità sessuale. Nel mondo regnano adulterio, omosessualità, sodomia e lesbismo. Nel suo libro La morte e i suoi misteri (Death and its Mysteries), lo scrittore Ignace Lepp afferma:
“Sempre più persone normali oggi sono colpite da questa paura della morte collettiva, almeno inconsciamente. Se non altro questa è una spiegazione parziale del disordine dei nostri tempi, che si rispecchia nel crimine gratuito, nel vandalismo, nell’erotismo e nel ritmo accelerato della vita. Anche la musica e le danze moderne esprimono la disperazione di un’umanità che non crede più nel proprio futuro” (p. 49, ed. curata da Bernard Muchland).