È ancora possibile vivere nelle aree interne e remote del nostro Paese, quelle con poche opportunità di lavoro, una popolazione sempre più anziana e servizi pubblici scarsi? La risposta è “sì”: una ricerca
recentemente condotta in Calabria, infatti, ha dimostrato che in questi luoghi si continua ad abitare, a fare progetti, a manifestare bisogni e a sognare. 
Abbiamo raggiunto la professoressa Sabina Licursi, docente di sociologia all’Università della Calabria, che ha curato questo studio dal titolo “Lento pede, Vivere nell’Italia estrema” assieme al professor Domenico
Cersosimo.