Quando Dio punisce, lo fa sempre con un unico scopo: salvare, riportare a sé i figli che l’hanno abbandonato. Nel secondo capitolo, dal v. 14, Dio annuncia ciò che farà per salvare Israele. Leggiamo:
«Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Di là le darò le sue vigne e la valle d'Acor come porta di speranza; là mi risponderà come ai giorni della sua gioventù, come ai giorni che uscì dal paese d'Egitto. Quel giorno avverrà», dice il SIGNORE, «che tu mi chiamerai: "Marito mio!" e non mi chiamerai più: "Mio Baal!" Io toglierò dalla sua bocca i nomi dei Baal, e il loro nome non sarà più pronunciato. Quel giorno io farò per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; spezzerò e allontanerò dal paese l'arco, la spada, la guerra, e li farò riposare al sicuro. Io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni. Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il SIGNORE. Quel giorno avverrà che io ti risponderò», dice il SIGNORE, «risponderò al cielo, ed esso risponderà alla terra; la terra risponderà al grano, al vino, all'olio, e questi risponderanno a Izreel (Ha il significato di disperdere ma anche di seminare). Io lo seminerò per me in questa terra, e avrò compassione di Lo-Ruama; e dirò a Lo-Ammi: "Tu sei mio popolo!" ed egli mi risponderà: "Mio Dio!"»
La valle d’Acor è la valle della sofferenza. Acor significa turbamento, afflizione. Attraverso la sofferenza si apre per Israele una porta di speranza. L’afflizione lo porterà a ravvedersi e tornare a Dio. Però questa profezia non riguarda la fine della cattività in Assiria che lo attende, ma il suo ristabilimento alla fine dei tempi. Infatti, al v. 18 dice: spezzerò e allontanerò dal paese l'arco, la spada, la guerra, e li farò riposare al sicuro. Ad oggi questa situazione di pace per Israele non si è ancora realizzata. Israele è tuttora circondata di eserciti armati che desiderano ardentemente la sua distruzione. Israele non riposa ancora al sicuro, si aspetta in ogni momento qualche missile arrivare da Gaza o da qualche altra nazione islamica.
Per Israele ci sono già state diverse “valli di Acor”: La cattività a Babilonia, la dispersione fra tutte le nazioni del mondo, l’olocausto nazista, e ora che è stato nuovamente costituito come nazione, non è ancora finita. Israele si trova ancora nella valle d’Acor e dovrà attraversare quella che Gesù ha definito “la Grande tribolazione” (Matteo 24: 21-35). Quindi questo messaggio profetico riguarda un arco di tempo molto lungo, ma la promessa di perdono è reale e sarà mantenuta.