Bayazid I è il primo che si fregia del titolo di sultano. Dopo la vittoria di Kosovo Polje, l’intera Bulgaria è inglobata nell’impero ottomano, e anche la Valacchia diventa uno stato vassallo. Gli ottomani consolidano le loro posizioni in Grecia, e iniziano ad assediare Costantinopoli. Con grave ritardo, i cristiani organizzano una crociata al comando dell’imperatore e re di Ungheria Sigismondo di Lussemburgo: a Nicopoli la potenza della fanteria dei giannizzeri fa piazza pulita dell’obsoleta cavalleria nobiliare cristiana. Pochi anni dopo però l’impero ottomano viene distrutto dall’invasione degli uzbechi di Tamerlano, e ci impiegherà molto tempo a riprendersi, anche a causa della lunga lotta per la successione da parte dei figli di Bayazid I. Infatti il sultanato di Mehmet I e i primi anni del sultanato di Murad II sono funestati da rivolte. La debolezza e la divisione dei regni cristiani è evidenziata dal fatto di non riuscire ad approfittare di queste difficoltà. Gli ottomani quindi si riorganizzano, ricominciano a riconquistare territori e ad assediare Costantinopoli, ormai l’unico territorio rimasto all’impero romano d’Oriente. Gli ottomani conquistano la fortezza ungherese di Belgrado, ma subito dopo vengono sconfitti per la prima volta. Il giovane comandante ungherese Giovanni Hunyadi li umilia all’assedio di Semendria.