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Dopo la morte di Giacomo I, suo figlio Carlo I inizia subito ad entrare in contrasto con il parlamento. Quest’ultimo si rifiuta di concedergli tasse straordinarie per l’ennesima guerra contro la Spagna, Il Parlamento, e in particolare la Camera dei Comuni, inizia ad esprimere i bisogni e gli interessi dei piccoli proprietari terrieri (gentry e yeomen), spesso puritani, che stanno recintando le loro terre e stanno iniziando a sfruttarle secondo la mentalità del massimo profitto. Essi, frustrati dalla superiorità tecnologica olandese (in particolare nel campo della tintura), vorrebbero che le risorse fossero utilizzate nell’economia e nell’innovazione, e non in inutili guerre continentali.

Carlo I inizia a far arrestare illegalmente magistrati, funzionari e parlamentari che si oppongono ai suoi editti. Il parlamento si ribella, e con la “Petition of Right” chiede ufficialmente al sovrano di recedere dal suo dispotismo, scarcerando gli arrestati e rinunciando a esigere le tasse senza l’approvazione del Parlamento. Per tutta risposta, Carlo scioglie il Parlamento e governa in maniera personale per ben undici anni, facendo ricorso ad espedienti finanziari spregiudicati (prestiti forzosi, vendita di monopoli, estensione della Ship-Money a tutte le città).

Quando Carlo I si sente abbastanza forte per imporre la Chiesa di Stato anche alla calvinista Scozia, la popolazione si ribella. Carlo I ha bisogno di tasse straordinarie per reprimere la rivolta, e quindi riconvoca il Parlamento affinché le approvi. Il Parlamento non solo si rifiuta di accordargli le tasse, ma mette in discussione gli stessi poteri del sovrano, a tal punto che Carlo I lo scioglie (passerà alla storia come Short Parliament). Siccome gli scozzesi attraversano la frontiera con l’Inghilterra facendosi molto pericolosi, Carlo I convoca un secondo Parlamento, che questa volta resterà in carica per tredici anni e verrà conosciuto come Long Parliament. Quest’ultimo inizia a emanare editti che tolgono al sovrano la maggior parte dei poteri per darli al Parlamento: persino la nomina di importanti funzionari e la guida dell’esercito. Viene abolita la Camera Stellata (simbolo dell’assolutismo) e la Ship-Money. Il Parlamento rende se stesso un’istituzione permanente che non può essere sciolta prima della scadenza. Questa volta è Carlo I (dopo averle lungamente in passato violate) a dover difendere le consuetudini del Regno. Infatti le decisioni del Long Parliament non hanno nulla di legale: rappresentano già una rivoluzione – prima ancora che la guerra civile scoppi. Si tratta di rivoluzionare completamente l’assetto costituzionale dell’Inghilterra. Carlo I si trova così ad essere in un certo senso prigioniero del Parlamento. Ad un certo punto fugge da Londra e raduna un esercito di suoi fedeli nelle campagne. Inizia la prima guerra civile inglese.