Parliamo della Cina dalla tarda antichità fino alle soglie del 1200, ovvero fino alla vigilia delle invasioni mongole. A differenza dell’Europa, la Cina ha sempre avuto la tendenza a costituirsi come un grande impero, senza frazionarsi a lungo in Stati rivali: orde di nomadi provenienti da Nord o rivolte contadine segnano il passaggio da una dinastia all’altra. Resta costante il potere di una vasta burocrazia di ingegneri-letterati, che nel 669 d.C. vengono riorganizzati e prendono il nome di mandarini. Lo Stato gestisce la delicata manutenzione delle strutture idrauliche di un’agricoltura tanto produttiva quanto fragile. L’espansione verso Ovest, l’apertura della via della Seta e il successo del buddismo caratterizzano la dinastia Tang. Al contrario la successiva dinastia Sung chiude la via della seta e perseguita il buddismo, considerato una religione straniera che rischia di intaccare la tradizione confuciana. L’espansione verso Sud, e un certo sviluppo economico e marittimo, caratterizzano il periodo tra il 1000 e il 1200.