Isabella di Castiglia, frustrata dalla notizia che i portoghesi abbiano trovato la strada verso le Indie attraverso la circumnavigazione dell’Africa, accetta il progetto di Cristoforo Colombo nonostante i forti dubbi sulla sua realizzabilità: arrivare in Asia facendo il giro del mondo, inoltrandosi nell’Atlantico. Le motivazioni e le finalità di Colombo vengono illustrate ampiamente. L’approdo nelle Antille, ovvero la “scoperta” dell’America è un evento epocale, ma delude le aspettative di trovare grandi ricchezze e di prendere contatto con gli imperi di Cina e Giappone. Portogallo e Spagna presuntuosamente si dividono il mondo tracciando una linea divisoria su un planisfero. Colombo viene autorizzare a realizzare altri tre viaggi, con esiti deludenti. Il navigatore genovese continua a lungo a credere che le terre da lui toccate appartengano all’Asia, ma molti ormai hanno compreso che si tratta di un altro continente. Colombo cade in disgrazia a causa della sua incapacità nel governare le nuove terre di cui è stato nominato viceré, e dei suoi scontri con alcuni nobili spagnoli: viene messo agli arresti e privato di tutti i suoi privilegi. Altri beneficeranno delle sue imprese.