L’insoddisfazione nei confronti del sistema tolemaico, che aveva spiegato le anomalie delle orbite planetarie rendendo più complessa e lontana dalla realtà la cosmologia, spinge l’astronomo polacco Nicola Copernico a proporre la centralità del sole e il movimento della Terra e degli altri pianeti intorno ad esso. Le caratteristiche del sistema copernicano a volte presentano aspetti di conservazione (ad esempio il mantenimento delle orbite circolari), ma le innovazioni sono particolarmente importanti: anche l’idea dell’infinità dell’universo, per quanto non affermata esplicitamente da Copernico, è compatibile con l’incommensurabile distanza che il nostro astronomo assegna alle stelle fisse.