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Description

Eros rappresenta uno dei tentativi di Platone di individuare un collegamento tra mondo sensibile e mondo intelligibile, per rispondere all’accusa di incomunicabilità tra i due livelli dell’essere formulata dal giovane allievo Aristotele. Eros non è un dio bello e invincibile, come spesso si crede. Eros è povero e deve conquistare i corpi belli con l’ingegno, non disgiunto dalla capacità di ordire complotti. Se Eros fosse perfetto e provvisto di tutto, non potrebbe amare. Infatti possiamo amare solo ciò che desideriamo perché ci manca. A condizione che comprendiamo il valore di ciò che ci manca. Per questo né gli dei, né gli uomini rozzi, possono amare. Solo il filosofo può sviluppare l’esperienza psicologica dell’amore, affine a quella della conoscenza. Eros, un essere intermedio tra umano e divino, spinge il filosofo a sollevarsi dal mondo sensibile verso quello intelligibile: come spiega Alcibiade, che irrompe ubriaco nel simposio, e che in un celebre discorso invece di fare l’elogio dell’amore tesse l’elogio dell’amato Socrate. Egli lo ha spinto a preferire all’amore delle anime quello dei corpi, in un gradualismo conoscitivo che dovrebbe concludersi, a compimento dell’educazione filosofica, con l’amore e la conoscenza delle Idee-forme.  La lezione presenta ampie letture e interpretazioni del testo originale.