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La sconfitta di Zwingli contro le città svizzere cattoliche non pregiudica l’espansione del modello protestante svizzero presbiteriano, che ben presto prenderà il nome di calvinismo. È Ginevra a prendere l’iniziativa: passata alla Riforma grazie a Guillame Farel, la città finisce con l’essere guidata da un altro francese, Giovanni Calvino, che impone le Ordinanze ecclesiastiche e il Concistoro. Le idee teologiche di Calvino differiscono da quelle dei luterani in pochi ma fondamentali punti. Lontano dal pessimismo cupo di Lutero, Calvino e i calvinisti ritengono che opere buone siano possibili, anche se inutili alla salvezza, e quindi non pensano che il cristiano debba fuggire il mondo e rifugiarsi nell’interiorità. Al contrario i calvinisti vogliono impegnarsi nella sfera politico-sociale e governare insieme alle autorità civili, confidando che la virtù cristiana possa essere imposta per legge e che possa essere istituita una società giusta. La dottrina della doppia predestinazione di Calvino prescrive che solo i prescelti possano sviluppare le fede, generata una “grazia irresistibile”. Così i calvinisti si convincono che Dio li salverà tutti, mentre i luterani non possono esseri certi del paradiso. Questo fornisce ai calvinisti grande tranquillità e fiducia. Ben presto il calvinismo si rivela la fazione protestante maggiormente idonea ad espandersi a livello internazionale, perché più universale e più pervasa di ottimismo umanistico, mentre il luteranesimo mostrava caratteristiche più provinciali, nella sua visione del mondo dominato dal demonio e nella sua soggezione feudale alla spada del prìncipe.   Viene ampiamente discussa la notissima tesi di Max Weber sulla mentalità protestante come fattore che avrebbe favorito l’affermazione del capitalismo. Secondo Weber i calvinisti esaltano il lavoro come una “chiamata” soprannaturale e un mezzo per ringraziare Dio della salvezza. Da ciò deriverebbe la loro tendenza a lavorare senza spendere ciò che guadagnano, ma piuttosto reinvestendo i profitti, generando così l’accumulazione capitalistica. Anche le obiezioni alle teorie di Weber sono ampiamente illustrate. Il Concistoro a Ginevra è un consiglio di anziani e di pastori che vigila con severità sull’osservanza della morale, vietando e sanzionando ogni comportamento privato giudicato indecente o eretico. Ben presto la Ginevra di Calvino diventa un centro mondiale di irradiazione della Riforma, dove si formano numerosi predicatori dotati di grande cultura. Lutero è stato fortemente criticato per la sua intolleranza: sintomatico è il caso dell’uccisione di Michele Serveto.