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Description

I territori degli Asburgo d’Austria si ingrandiscono enormemente grazie alle conquiste balcanico-danubiane propiziate dal crollo dell’impero ottomano. In maniera repentina gli Asburgo si trovano padroni di un impero costituito da numerose nazionalità oppresse, con lingue, tradizioni, religioni, etnie molto diverse tra loro. Un impero che rompe l’equilibrio europeo e che fa gola a numerose potenze. Maria Teresa d’Austria in quanto donna non viene riconosciuta come sovrana, come non viene riconosciuto suo marito Francesco di Lorena come imperatore germanico. L’Austria si ritrova contro tutta Europa, tranne la Gran Bretagna che nelle guerre dell’equilibrio si schiera sempre con il più debole. Federico II di Prussia scatena la guerra (la terza guerra di successione in pochi decenni) occupando la ricca Slesia. Maria Teresa, contro ogni previsione, si salva perché gli ungheresi, che in precedenza si erano ribellati a Vienna e avevano ottenuto una certa autonomia, le restano fedeli. Tuttavia la Slesia resta alla Prussia, che diventa sempre più potente. La pace che conclude questa guerra è piuttosto complessa, e mostra come nella logica dell’equilibrio le nazionalità non venissero tenute in alcuna considerazione: alcuni sovrani vengono spostati da una parte all’altra dell’Europa, e messi a capo di principati che nulla c’entrano con le loro dinastie.