L’impetuoso sviluppo industriale in Germania favorisce la diffusione delle idee del positivismo. Il positivismo tedesco e si presenta come una forma di rigido materialismo. Tuttavia questi materialisti prendono qualcosa dal romanticismo: la visione di un universo dinamico, unitario e pieno di forze.
Il fisiologo Jacob Moleschott sostiene che la materia si trasforma continuamente alternando processi di generazione e processi di corruzione, e in questo modo dà vita a tutti gli esseri. Quindi non vi è opposizione, non vi è vera distinzione tra minerali, vegetali e animali, oppure tra mente e corpo. La vita circola da un essere all’altro, e in questo processo la ripetizione prevale sull’evoluzione.
Nello stesso periodo il biologo e chimico Karl Vogt critica la distinzione tra corpo e anima, e quindi critica la teoria dell’immaterialità e dell’immortalità dell’anima. Vogt sostiene che tutte quelle che noi chiamiamo capacità psichiche altro non sono che funzioni di un organo materiale quale il cervello. Vogt è l’autore di una famosa metafora: «I pensieri si trovano nello stesso rapporto, rispetto al cervello, della bile rispetto al fegato o dell’urina rispetto ai reni».
Il personaggio più famoso del positivismo materialistico tedesco è senza alcun dubbio il biologo Ernst Haeckel. Egli rafforza le idee dei personaggi che abbiamo già citato, idee sulla continuità tra spirito e materia e tra uomo e natura, alla luce delle teorie darwiniane. Le svariate forme viventi sarebbero la variazione di un unico tipo, di unico modello ideale originario. Le analogie tra gli organismi sono la prova della loro discendenza da antenati comuni. Si tratta di un’interpretazione evoluzionistica della morfologia. Haeckel enuncia quella che viene ricordata come la “legge di Haeckel”, che tuttora viene discussa in embriologia. L’ontogenesi (lo sviluppo dell’individuo) è una ripetizione, una ricapitolazione della filogenesi (ovvero dello sviluppo della specie). In base ai differenti stadi di sviluppo dell’embrione si possono riconoscere gli stadi precedenti dell’evoluzione della specie a cui l’embrione appartiene. Viene così affermata la continuità tra tutte le forme viventi, tra l’uomo e gli altri animali che lo hanno preceduto nel sentiero dell’evoluzione.
Haeckel non si considerava materialista, bensì monista.
Haeckel è una figura centrale della prima fase del darwinismo sociale. Tradendo le idee di Darwin, Haeckel utilizza con toni molto duri la teoria biologica dell’evoluzione per trarne conseguenze politiche e sociali. I suoi detrattori considerano Haeckel uno dei padri del razzismo pseudoscientifico post-darwiniano.
Questa videolezione si occupa anche di altri personaggi, come Ludwig Büchner e Emil Du Bois-Reymond.