Uno dei più lunghi e laceranti contrasti tra i leader della riforma consiste nell’interpretazione dell’eucarestia. Lutero sarà sempre favorevole alla presenza reale del corpo di Cristo nelle specie sacre, ma Zwingli e altri la considerano solo un simbolo. L’incontro tra i due riformatori a Marburgo non porta ad un accordo. Aumentano notevolmente gli Stati tedeschi che adottano la riforma. Particolarmente importante è il caso della Prussia orientale del duca Alberto di Hohenzollern, che favorisce la diffusione del luteranesimo anche in Polonia. Dopo aver istituito una prima unione a Torgau, i prìncipi protestanti si scontrano con l’atteggiamento altalenante di Carlo V, che spera in una riconciliazione e sprona il papa a indire un concilio ecumenico che viene più volte rinviato. In occasione della seconda dieta di Spira, i prìncipi cattolici negano la tolleranza ai protestanti. Da cui la “Protestatio” di Filippo d’Assia, il documento che dà il nome al movimento. Vengono pubblicati alcuni scritti che fissano le idee di base della Riforma in Germania: la “Confessio augustana” di Melantone, di impronta moderata, e la Confessione di Smalcalda di Lutero. Per difendersi da un’eventuale guerra contro Carlo V, sempre più probabile, alcuni prìncipi protestanti costituiscono la Lega militare di Smalcalda. Le difficoltà teologiche nell’accettare la legittimità della guerra vengono superate. L’ultimo tentativo di accordo tra cattolici e protestanti avviene a Ratisbona, ma dopo un’iniziale insperata convergenza, si risolve in un nulla di fatto. La convocazione del concilio di Trento in chiave antiprotestante rende inevitabile la guerra. Lutero muore poco prima della vittoria di Carlo V sui protestanti a Mühlberg. Vittoria inutile, giacché spinge alcuni Stati tedeschi importanti ad aderire alla Lega di Smalcalda, la quale si allea con il re di Francia. Carlo V comprende l’impossibilità di schiacciare i luterani tedeschi e gli altri suoi alleati: abdica, e delega suo fratello Ferdinando I a trattare la pacificazione religiosa: la nuova costituzione tedesca, che riconosce e tollera il luteranesimo attraverso la formula “cuius regio eius religio”, viene firmata ad Augusta.