La Riforma luterana in Svezia è l’occasione per rendersi indipendente dalla Danimarca. Ma la Riforma si trova di fronte la notevole forza della Chiesa cattolica. Il re Gustavo Vasa si mette a capo di una Chiesa nazionale, potendo contare sull’appoggio del riformatore Olaus Petri, che pubblica la traduzione svedese del Nuovo Testamento, e dell’alleanza con potente principe prussiano Alberto di Hohenzollern. A seguito della dieta di Västerås e del sinodo di Upssala, La Chiesa cattolica viene smantellata e nasce ufficialmente la Chiesa evangelica svedese. Grande importanza ebbero Olaus Petri e le sue opere, come la “Messa svedese”, ma ancor più decisiva fu la figura di suo fratello il longevo Laurentius Petri. Gustavo Vasa si scontra presto con i riformatori, che non volevano che la Chiesa fosse sottomessa al sovrano. Il re si impone con la forza delle leggi, ma in seguito, grazie alla lunga gestione della Chiesa evangelica da parte di Laurentius Petri, quest’ultima recupererà la propria indipendenza. In questa videolezione ci occupiamo anche della Riforma nei territori dipendenti dalla Svezia. In Finlandia il luteranesimo di diffonde a partire dalle città di Åbo, dove predica Martin Skitte, e di Viborg. Tuttavia il riformatore di gran lunga più importate è Mikael Agricola, ricordato come “il padre del finlandese scritto”. La riforma luterana si diffonde anche in Livonia – territorio che più o meno corrisponde alle attuali Lettonia ed Estonia. Qui governa l’Ordine cattolico dei Portaspada (fortemente legato all’Ordine teutonico), il cui gran maestro Plettenberg non riesce ad arginare il protestantesimo. Knopken e altri predicatoti guidano la Riforma a Riga, Tallin e Tartu, scatenando violenze. La dieta di Valmiera riconosce i protestanti. La riforma nei Paesi baltici coincide con la sconfitta dei cavalieri Portaspada e con la fine politica della Livonia: essa viene inglobata in massima parte dal regno di Polonia, in minima parte dalla Russia moscovita.