Martin Lutero è un monaco della Sassonia destinato ad essere l’iniziatore della Riforma protestante, il primo grande rivolgimento del mondo moderno. Diventato professore all’Università di Wittenberg, compie un viaggio a Roma che lo rende estremamente critico nei confronti delle superstizioni e della corruzione che caratterizza la Chiesa. Nel momento in cui arrivano in Germania i banditori della grande indulgenza tedesca, Lutero si ribella apertamente. Era successo che il potente vescovo Alberto di Hohenzollern avesse chiesto al Papa Leone X un altro vescovado, ovvero quello importantissimo di Colonia. Il Papa glielo avrebbe ceduto in cambio di una grande somma di denaro, che Alberto si fece prestare dai banchieri Fugger. Per recuperare il denaro, il vescovo ottenne dal Papa l’indizione di una grande indulgenza che avrebbe interessato tutta la Germania, il cui ricavato sarebbe stato spartito con lo stesso Leone X, il quale aveva bisogno di risorse per completare la Basilica di San Pietro. La dottrina delle indulgenze, sin dalla sua istituzione, aveva suscitato polemiche. Le indulgenze avrebbero dovuto essere concesse ai cristiani in seguito ad un pellegrinaggio o ad altre opere buone, e consistevano esclusivamente in una riduzione della pena da scontare in purgatorio, a beneficio di coloro che avessero ottenuto l’assoluzione dei peccati in confessione; riguardava cioè solo gli anni di purgatorio derivati dalle pene canoniche, ovvero dalle penitenze assegnate dal sacerdote al termine della confessione. Invece, già da molto tempo, la Chiesa cattolica tollerava ogni tipo di abuso e di simonia: le indulgenze venivano vendute, venivano illegalmente accordate anche ai parenti defunti, o applicate anche agli anni di purgatorio decisi da Dio (pena divina e non pena canonica). Addirittura si prometteva che le indulgenze eliminassero non solo la pena, ma anche la colpa, cioè il peccato in sé (sostituendosi così alla confessione e rendendola inutile) e che potessero trasferire l’anima dall’inferno al paradiso. Lutero, indignato, protesta apertamente contro questi abusi, sostenendo che le menzogne dei banditori delle indulgenze (di solo personaggi rozzi che si rivolgevano a persone semplici) mettessero a repentaglio la salvezza dell’anima dei fedeli. In passato la sua ribellione probabilmente sarebbe rimasta confinata all’interno di una discussione universitaria e di un tribunale ecclesiastico. Ma questa volta non sarà così.