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Come arrivarono i portoghesi a Capo di Buona Speranza?Navigazioni, scoperte ed esplorazioni geografiche, il nuovo argomento che ci farà viaggiare. 

In età moderna, le potenze marinare pensarono bene di ricercare vie alternative a quelle tradizionali che portavano a Levante. Precursori furono i portoghesi che su impulso del principe Enrico il Navigatore, il primo a comprendere l'importanza di una seria preparazione a terra prima di affrontare i viaggi in mare, iniziarono a navigare nell'Atlantico. I portoghesi impiegarono decenni prima di riuscire, nel 1488 con Bartolomeo Diaz, a doppiare Capo di Buona Speranza.

Le esplorazioni in Africa erano mosse da interessi, oltre che scientifici, anche economici e religiosi. I portoghesi compravano schiavi, coltivavano zucchero e producevano vino, ma soprattutto cercavano l'oro che arrivava dalla zona subsahariana e che compravano dagli arabi a cifre considerevoli.

Le caravelle, la bussola, il timone di poppa, le vele quadrate e triangolari, la navigazione astronomica, erano tutte tecnologie usate in Oriente e grazie alle quali gli europei poterono intraprendere gli importanti viaggi, nonostante le numerose problematiche, venti e correnti, incontrate.

Con l'aiuto di una carta geografica vediamo insieme le rotte, le difficoltà e le vicende che portarono gli europei ad allargare le proprie conoscenze scientifiche e geografiche, ma anche a sfruttare e colonizzare nuovi territori.

N.B. Il termine scoperta è stato messo recentemente in discussione avendo un senso prettamente eurocentrico. Esplorazioni e scoperte significano anche colonialismo.