L’incompatibilità e la profonda contraddizione tra la vita etica e la vita religiosa, già accennata al termine di “Aut-aut”, viene espressa in “Timore e tremore” dalla storia biblica di Abramo, al quale il Signore ordina di uccidere il proprio figlio Isacco nonostante ciò sia in contrasto con la legge morale che lo stesso Jahvè gli ha rivelato. Nel silenzio e nell’assurdo Abramo si arrovella nella scelta.
“Il concetto dell’angoscia” affronta un tema che sarà centrale all’interno dell’esistenzialismo novecentesco, ma che qui viene interpretato da un punto di vista religioso. L’angoscia è la conseguenza del peccato originale, in seguito al quale gli esseri umani escono dallo stato di innocenza naturale e scelgono di poter scegliere tra bene e male. L’angoscia è la condizione della libertà, l’angoscia è ineliminabile, l’angoscia è costitutiva della natura umana.