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Sia pur in lieve ritardo rispetto a Germania e Svizzera, la Riforma si diffonde anche in Francia.  Inizialmente re Francesco I, che aveva ottenuto da papa Leone X un favorevole concordato, non aveva motivo di allontanarsi dalla Chiesa cattolica provocando uno scisma, tanto più dopo essere riuscito a sottomettere la Chiesa autonoma gallicana. In seguito il dissidio con papa Clemente VII, il quale si era sottomesso a Carlo V, spinse Francesco I a praticare la tolleranza nei confronti dei luterani, i primi protestanti a diffondersi in Francia, che avevano Carlo V come nemico in comune.  Gli umanisti appoggiano il cambiamento della Chiesa, ma molti di loro erano favorevoli ad una riforma erasmiana, che non uscisse dall’alveo della Chiesa cattolica. Questo spiega perché, messi di fronte all’inevitabilità di uno scisma, personaggi come Le Fèvre d’Etaples o i riformatori di Meaux si siano allontanati dai protestanti e a volte abbiano iniziato a perseguitarli. Chi restò saldo nella sua scelta evangelica fu Guillaume Farel, la cui opera però si esercitò principalmente a Ginevra, al di fuori del regno di Francia.  Nel momento in cui i luterani lasciano il campo ai calvinisti, che aumentano velocissimamente diffondendosi dal basso tra le masse popolari, gli umanisti abbandonano la causa della Riforma. Il più significativo predicatore calvinista è senza dubbio Teodoro di Beza. I calvinisti francesi vengono anche chiamati ugonotti. La Chiesa cattolica scatena la repressione, ma Francesco I interviene a favore dei protestanti, per poi cambiare idea e iniziare, per motivi non chiari, a perseguitarli durante l’ultima fase del suo regno. Anche il suo successore Enrico II si scatena contro gli ugonotti, non riuscendo tuttavia in alcun modo a impedirne la loro straordinaria crescita.  Dal punto di vista politico, a capo dei calvinisti si afferma l’ammiraglio Gaspard de Coligny, mentre la famiglia dei Guisa prende la guida dei cattolici. Si tratta di coloro che dirigeranno gli eserciti delle due fazioni nelle successive guerre di religione.  Il punto di riferimento dei calvinisti francesi sarà sempre Giovanni Calvino, che da Ginevra inviava spesso consigli e indicazioni ai suoi connazionali. Da Ginevra arrivano in Francia anche importanti predicatori.  Il motivo che spiega perché gli ugonotti non prevarranno in Francia riguarda la loro presenza non uniforme, ma concentrata solo in alcune zone. La Rochelle e le città sull’Atlantico, alla vigilia delle guerre civili, diventano il centro della Riforma francese.