Essere donna oggi ha molteplici responsabilità. Ci sentiamo responsabili di tutto, ma quando ci viene data l'occasione di poter condividere le responsabilità ci sentiamo ferite, non valorizzate.
Ci sentiamo obbligate a dover essere sempre perfette, ma quando abbiamo delle imperfezione le nascondiamo a regola d'arte e assecondiamo il paradigma. Nella maggior parte dei casi ciò che facciamo, lo facciamo per piacere, non per piacerci.
Ci sentiamo speciali, e lo siamo. Talvolta però non ci chiediamo se il nostro sentirci speciali lascia spazio alla "specialità" degli altri.
Le donne sono esseri meravigliosi, ma a volte non capaci di esprimere il loro vero potenziale.
Una donna come un uomo, è un essere debole, debole non perchè rosa, debole perchè umano. Festeggiamo la festa della donna promettendoci di accettarci, di capirci, di non combatterci. Di non sentirci fragili se avremo bisogno di aiuto. Promettiamoci di sentirci sempre all'altezza, anche quando non soddisfiamo i canoni del paese in cui siamo inserite.
Essere donne a volte significa salvare il mondo, altre significa aver bisogno che qualcuno ci salvi. Essere donne è accettare di essere estremamente umane.
