C’è una posizione nello yoga che mi piace tanto fare. Immaginatevi per un momento di essere in piedi. Di lasciare un piede ben ancorato a terra e di afferrare con una mano l’altro piede e iniziare a sollevare le gamba. Ad un certo punto vi troverete con un piede per terra ed uno per aria. Con un piede che punta verso le fondamenta, che rimane attaccato a ciò che abbiamo di sicuro, a ciò che conosciamo, a ciò che abbiamo già imparato ad accettare ed un piede che si alza, si alza verso il cielo, verso il nuovo. Un piede che lascia il porto, che si apre a quello che arriva, che si assume il rischio di trovare un nuovo equilibrio, sapendo probabilmente che non riuscirà da subito a rimanere fisso nell’aria. Sa che ci saranno delle turbolenze in quel viaggio che lo sta portando dalla terra ferma, all’aria aperta.
Così nella vita, qual è il baricentro, il punto di equilibrio tra ciò che conosciamo, ci fa stare bene, ci da garanzie e tra ciò che vorremmo raggiungere ma che ci spaventa, ciò che implica mettere in gioco le parti più deboli e fragili di noi?
