Shoah e sport si sono incontrati e intrecciati troppo spesso e molte sono le storie di personaggi dello sport che hanno subito le torture naziste.
Lo sport, come sappiamo, è parte fondante della vita di tutti i popoli e certamente quello ebreo non faceva eccezione. Max Nordau, nel 1898, spinse la comunità ebraica a concentrarsi sullo sport in quanto secondo lui “un popolo che vuole liberarsi può aiutarsi solo da sé” e lo sport secondo lui era un mezzo per ottenere quella libertà.
Da quel momento molte società e gruppi sportivi ebrei nacquero e durante la Seconda Guerra Mondiale molti atleti e molte atlete ebrei trovarono la morte nei campi di concetramento nazisti.
Lili Henoch condivise questa sorte con altre migliaia di atleti e atlete, e oggi, in occasione del Giorno della Memoria, voglio parlare di lei per non dimenticare ciò che ha fatto per lo sport al femminile.