Una puntata in cui siamo riusciti a polemizzare su tutto, ma davvero tutto: dal sistema scolastico italiano, ai diritti (spesso non riconosciuti come tali) degli sportivi dilettanti che però nella realtà sono professionisti a tutti gli effetti, alla mancanza di interesse da parte delle aziende verso gli atleti come possibili risorse da assumere, salvo poi chiamare gli ex campioni a fare “formazione” ai propri dipendenti. Insomma, un viaggio di Gulliver senza troppi peli sulla lingua e senza censura (anzi, ammettiamo che qualche cosa abbiamo dovuto toglierla) in compagnia di Martina Fassina, “Friso” per gli amici, una ragazza che pur avendo giocato in serie A e in nazionale, ha sempre avuto le idee ben chiare: la scuola e la formazione sono aspetti fondamentali della vita degli atleti e oggi, che ha smesso di giocare, è molto serena nell’affermare che il suo tempo valga molto di più di un allenamento o una partita a livello amatoriale. Eppure, il basket e lo sport in generale, due sue grandi passioni, continuano ad essere parte integrante della sua vita, anche professionale. Alla fine dei conti, la chiave di tutto secondo Martina è la consapevolezza di sé e della propria condizione di atleti e lavoratori. Ma non vogliamo anticiparvi altro, buon ascolto!