Secondo episodio in collaborazione con gli amici di Basket Story, dove potrete ascoltare un racconto veramente unico e prezioso: questa è la storia di un campetto costruito all’interno di un monastero buddhista. Fudenji è un tempio della tradizione zen sōtō che sorge, nascosto dai boschi, a Bargone, sulle colline tra Fidenza e Salsomaggiore. Proprio lì, tra silenzio, riti e spiritualità è stato costruito un meraviglioso giardino dedicato a Kobe e Gianna Bryant, tragicamente scomparsi più di un anno fa in un incidente aereo.
Non è semplice spiegarvi che cosa sia realmente questo luogo, ma noi ci proveremo, e lo faremo in compagnia di Filippo Antonicelli, allenatore e vero appassionato di basket, e di sua mamma Rosella Myoren, monaca che vive proprio lì, a Fudenji. Insieme a loro vi racconteremo la genesi di un progetto bellissimo e molto significativo, perché se è vero che tutto il mondo ricorderà per sempre le gesta cestistiche di Kobe, il significato di questo giardino è molto più profondo, e vuole celebrare il suo lato più umano, perché Kobe è stato prima di tutto un uomo e un padre. Il motto del tempio è RECIPE, UTERE, TRADE che potrebbe essere tradotto così: ricevere con riconoscenza, utilizzare con cura e perizia, tramandare possibilmente migliorando ciò che ci è stato lasciato. E questo è esattamente quello che, secondo noi, Kobe ha cercato di fare con il basket nei confronti di sua figlia: lo ha ricevuto in dono da suo padre, lo ha amato alla follia e gli si è concesso senza risparmiarsi mai e, infine, ha cercato di tramandarne la passione e la dedizione a Gianna, che stava a sua volta proseguendo in questo circolo virtuoso, prima che il destino li strappasse alla vita.
Parleremo anche di sport, del suo ruolo sociale e dell’importanza che questo può avere nelle scelte di vita delle persone.
Da ultimo, vi ricordiamo che su Basket Story potete leggere un bellissimo approfondimento di Alessandra Rucco, non perdetevelo!
Buon ascolto a tutti!