La migrazione di italiani all’estero conta oggi 5 milioni di persone e una crescita di 100,000 individui all’anno. Questi professionisti si iscrivono all’AIRE, e si svincolano dal sistema sociale nazionale e dalle sue forme di sussistenza finanziaria: pensioni, assistenza, sanità. Questo richiede la costruzione di forme previdenziali private e autonome che rimpiazzino i benefit pubblici lasciati indietro e diano al professionista all’estero stabilità finanziaria. A questa situazione presente seguirà una società composta in gran parte da figli di migranti nati e cresciuti all’estero. Per questa generazione il welfare generale e il sistema di assistenza nazionale saranno sconosciuti. Per loro pianificare le proprie finanze in maniera autonoma sarà la norma.