Rieccoci con un altro episodio delle "Pillole di letteratura giapponese" con NipPop! La nostra Paola Scrolavezza oggi ci racconta di uno dei capisaldi della 'genbaku bungaku', la letteratura della bomba atomica: "Città di cadaveri", pubblicato da Inari Books nella traduzione di Veronica De Pieri.
Si tratta di una delle prime e più note testimonianze scritte degli eventi che portarono alla resa del Giappone nella Seconda guerra mondiale. In particolare, ci racconta in prima persona gli atroci eventi legati al bombardamento di Hiroshima del 6 agosto 1945, in uno scritto che lascia trasparire tutta la disperazione e il dolore di quei momenti.
È la storia di una sopravvissuta, Ōta Yōko, che di tutta quella sofferenza ne ha fatto un monito in grado di arrivare fino a noi, dall'altro lato del mondo, quasi settant'anni più tardi, partendo da degli scritti annotati freneticamente sulla carta degli shōji.
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