Il versetto in questione ci evidenzia è la gioia che proviamo quando il Vangelo viene annunciato.Questa gioia è totale e profonda.L' onnisciente sovrano, creatore dell’intero universo, tre volte santo… si è fatto uomo per prendere su di se la condanna del nostro male e darci la vita eterna con Lui. Questa verità ci fa gioire nello Spirito ogni qualvolta ci fermiamo a realizzarla per l’immensità dell’amore che Dio ha avuto verso di noi, del tutto immeritato; per come Dio si è completamente immerso nella sporcizia della nostra vita che farebbe inorridire chiunque, al fine di salvarci e donarci una nuova dignità, stabile è perfetta in Lui. Ci rendiamo conto di essere davvero senza parole di fronte ad una così grande Grazia ricevuta!In questo verso l’apostolo Paolo ci ricorda come provi una gioia importante nel realizzare che questa buona notizia viene annunciata, è venga fatto il più possibile. Qui riprende ed approfondisce un pensiero che già qualche tempo prima i discepoli di Gesù avevano espresso al Signore Gesù mentre era corporalmente sulla Terra. «Giovanni gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo vietate, perché non c’è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi, è per noi.» Marco 9:38-40Gesù quindi mise ben in guarda contro ogni forma di spirito settario.Quindi noi possiamo pienamente gioire quando il Vangelo viene annunciato nelle diverse modalità che ciascuno di noi può fare per mezzo del dono che Dio stesso ci ha consegnato, purché venga salvaguardata la gloria e la santità del messaggio e del mittente, cioè Dio. «Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri.» 1 Pietro 4:10 Ma in questo versetto l’apostolo si spinge addirittura oltre la forma ed arriva fino alle intenzioni per mezzo del quale si annuncia il Vangelo, arrivando ad affermare qualcosa di veramente forte. «Alcuni, è vero, predicano Cristo solo per gelosia e in polemica con me… sono spinti da invidia, non annunziano Cristo con sincerità e pensano di aggravare le mie sofferenze ora che sono in prigione.» Ma se tutto questo serve affinché venga divulgato il più possibile la buona notizia, io me ne rallegro!Con questo non sto dicendo che ci troviamo necessariamente in questa condizione così estrema, perché ringraziando Dio probabilmente mai o comunque raramente ci troveremo a vivere una simile situazione. Quello che invece molto più frequentemente possiamo però trovarci a vivere, sono le umane simpatie o antipatie che rischiano di offuscare ciò che dev’essere sempre di più la ragione principale della nostra gioia: Cristo annunciato! Lo Spirito Santo quest’oggi c’incoraggia a gioire pienamente nel fatto che Cristo venga annunciato, a prescindere da ogni cosa. C’invita a trovare sempre di più piena unità nella sola cosa che maggiormente deve interessarci; potremmo ritrovarci ad avere molteplici idee differenti su tantissimi argomenti, modi di essere e pensare, modi di fare ed agire, usi e costumi culturali differenti, comportamenti e motivazioni differenti… ma tutto questo conta davvero nulla: troviamo piena è perfetta unità nel gioire che il Vangelo venga annunciato! E vogliamo farlo con una passione sempre più rinnovata, un entusiasmo nuovo e travolgente, ma sopratutto con la pienezza dello Spirito Santo in noi perché posa essere pienamente efficace nel raggiungere i cuori. Oggi è il momento migliore per farlo, e lo faremo non solo attraverso il messaggio che verrà annunciato, ma ancora di più saranno le nostre azioni ad annunciarlo! Ogni gesto d’amore, ogni espressione sincera della gioia di Dio in noi lo annuncerà! La piena e perfetta unità nella gioia che il Vangelo viene annunciato sia la spinta trainante della nostra esistenza!