“È divenuto per me evidente che la maggioranza dell’umanità nel nostro tempo vive una vita in totale opposizione sia alla ragione, che al sentimento, sia all’utilità che al benessere di tutti e si trova probabilmente in uno stato di pazzia, di follia temporanea, ma totale. Noi viviamo una vita folle, contraria ai più semplici ed elementari dettati del buon senso, ma poiché questa vita viene vissuta da tutti o dalla stragrande maggioranza, noi non vediamo più la differenza fra follia e ragione e consideriamo ragionevole la nostra folle vita.
La liberazione della gente dalla sua umiliazione, schiavitù ed ignoranza avverrà non attraverso rivoluzioni o congressi della pace, ma attraverso un semplice fatto: quando ogni uomo che sarà invitato a partecipare alla violenza contro i suoi fratelli e contro se stesso, rendendosi conto del suo vero "io" spirituale, con stupore si chiederà: “Ma perché devo fare questo?”.
Può esserci una vita migliore solo allora, quando la coscienza delle persone migliorerà, e perciò tutti gli sforzi delle persone devono essere diretti al cambiamento dalla propria coscienza e di quella degli altri.”
(Lev Tolstoj, Il Risveglio Interiore)