È uno degli imperatori più amati e conosciuti, anche perché nei paesi di lingua anglosassone è il costruttore del Vallo e in quelli francofoni è il protagonista delle Memorie di Adriano, uno dei romanzi capolavoro del ‘900. Ma Elio Adriano è soprattutto una personalità multiforme e complessa. Erede non troppo amaro di Traiano, che si rifutò di adottarlo ufficialmente fino all’ultimo, gran protetto invece delle donne di casa, sopratutto dell’imperatrice Plotina, Adriano fu un imperatore anomalo. Colto, intellettuale raffinato, amante della cultura greca, poeta e appassionato di architettura, resse l’impero con pugno di ferro in guanto di velluto. Apparentemente tranquillo ed aperto, regnò senza tenere conto di nessun altro e prese le sue decisioni da solo, non lesinando punizioni severe a chi lo ostacolava. Perse la testa per il giovanissimo Antinoo che morì in modo tragico e misterioso, e in modo altrettanto misterioso perì la poco amata moglie Sabina. Viaggiò molto ed ebbe intuizioni geniali, capendo che l’impero ormai era troppo grande e andava ridimensionato e consolidato e che Roma era ormai un concetto, non una città, per cui il potere era lì dove risiedeva l’imperatore.
Personaggio complesso, affasciante, sfaccettato, un autocrate e il vero solo signore dell’Impero.
Video del 16-6-2020