Nuova puntata di #StoryTesiTellingintheCity 👣🏤🎤👨🦰📚👩🦰🎓 o meglio... dal meraviglioso studio romano del professor Renato Cavallaro, docente di Sociologia dal 1971 e a titolo gratuito dal 2013 presso l’Università La Sapienza di Roma.
Si è laureato in Filosofia con una tesi, diventata poco dopo un libro che ha fatto storia, dal titolo "Sociologia dei gruppi primari" con relatore l’illustre sociologo Franco Ferrarotti. Studio d’avanguardia realizzato in Molise weekend dopo weekend indagando sul campo il tema dell’aggregazione, partecipazione sociale e associazionismo.
La Storia viva - il 1968 vissuto in prima persona – e una vita e una carriera tutta vissuta sul confine sottilissimo tra sociologia e antropologia, da lui spiegato perfettamente in questa intervista, in cui ci svela anche gli antefatti della storia dell'insegnamento della sociologia in Italia.
Un vero piacere conversare insieme e riconoscere con lui l’estrema attualità della ricerca qualitativa che si muove su un ventaglio variegatissimo di livelli, applicazioni e professionalità.
Come è possibile vedere dal suo ricchissimo profilo Linkedin https://www.linkedin.com/in/renatocavallarosapienza/ oltre che docente di diverse cattedre a La Sapienza e in molte altre università, Renato Cavallaro è stato anche ideatore di programmi RAI, ha curato e scritto 67 pubblicazioni e diverse collane editoriali, è detentore di diversi riconoscimenti, fondatore della Summer School di Ricerca Sociale, nonché – e per me soprattutto! - è stato l’ideatore e il direttore del Master di II Livello in Ricerca sociale e analisi qualitativa "Biografia, Storia e Società. Parole, memoria, ascolto nei processi comunicativi e formativi ", galeotto della lunga genesi progettuale di Stesi dalle Tesi. Devo proprio ai numerosi stimoli di quell’intenso biennale percorso formativo, buona parte della genesi di questo mio progetto di storytelling partecipato che vuole dare nuova vita e valore alle tesi di laurea tirando fuori tutta la vita che si cela in esse.
Un progetto che - mirando a far percepire ogni persona come cultura viva in uno scambio reciproco che va a vantaggio della collettività - per il bene di questa stessa, invita ogni persona ad essere membro attivo di questa rivoluzione culturale dei saperi condivisi, proprio perché come sostiene il mio prof. Renato, "il singolo in democrazia non esiste" !